Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
Agevolazioni
Post dalla rete
Vendita Immobili
Zes agevolazioni
   


Ai fini dell’ottenimento del condono edilizio, un edificio nuovo destinato alla residenza può ritenersi “ultimato” quando presenti completata la copertura e compiuto il rustico, intendendosi per quest’ultimo l’opera ultimata nel suo sviluppo perimetrale e per copertura qualsiasi chiusura superiore e, quindi, anche il solaio.

In attesa di scoprire i dettagli della sanatoria delle piccole difformità edilizie voluta dal Ministro Salvini, ricordiamo che in materia di condono edilizio, si intende per le tre sanatorie straordinarie sin qui avvenute in Italia, è fondamentale la data di ultimazione dell’opera, che deve ricadere entro determinati limiti temporali per poter beneficiare della sanatoria straordinaria.

Ma cosa significa ultimazione dell’opera? Quando, cioè, un intervento edilizio può considerarsi ultimato?

Ci riepiloga le regole il Consiglio di Stato nella sentenza 3361/2024 del 12 aprile, che ha confermato la validità del provvedimento di annullamento, da parte di un comune e confermato dal TAR competente, di rilascio del condono edilizio ai sensi della legge 326/2003 (Terzo condono).

 

Ultimazione dell’opera: la data del terzo condono edilizio

Prima di tutto: la data di ultimazione dell’opera.

Ogni condono ne ha una: nel caso di specie, l’art.32, comma 25 del DL 269/2003, stabilisce che la sanabilità delle opere abusivamente realizzate è ottenibile solo qualora le stesse siano state ultimate entro la data del 31 marzo 2003.

Quella è la data limite: se gli abusi edilizi non sono stati completati entro quel giorno, non si può ottenere il condono.

 

Completamento dell’opera: copertura e rustico

Poi si entra nel vivo della questione. Palazzo Spada ricorda ce, ai sensi dell’art. 31 della legge 47/1985, a cui la predetta normativa di condono edilizio rinvia, un edificio nuovo destinato alla residenza può ritenersi “ultimato” quando presenti completata la copertura e compiuto il rustico, intendendosi per quest’ultimo l’opera ultimata nel suo sviluppo perimetrale e per copertura qualsiasi chiusura superiore e, quindi, anche il solaio (cfr. Consiglio di Stato sez. V, 19/07/1989, n.444).

 

Condono edilizio: l’onere della prova sull’effettiva ultimazione delle opere è del privato

In materia di condono edilizio, sul richiedente grava l’onere di provare “appieno” la data di ultimazione delle opere, in modo da non lasciare alcun dubbio al riguardo, trattandosi di elemento essenziale per l’ammissibilità dell’istanza di condono.

Scopri tutto su Ingenio!

 

Interventi nuovi o già esistenti: le differenze tra criterio strutturale e funzionale

In particolare, l’art. 31 della predetta legge 47/1985, nello specificare il concetto di “ultimazione” dell’opera ai fini della sanatoria di un abuso:

  • nella prima parte si riferisce a interventi realizzati “ex novo”, richiedendo l’esistenza di una struttura che ne definisca la loro rilevanza urbanistico-edilizia e consenta di identificarne la specifica natura;
  • nella seconda parte tratta le opere interne a edifici già esistenti e quelle non destinate alla residenza, in relazione alle quali il concetto di completamento è riferito alla funzionalità dell’opera.

In ogni caso l’opera abusiva, per poter essere ritenuta ultimata, deve comunque presentare in modo inequivoco gli elementi strutturali tipici e caratterizzanti la tipologia cui la stessa appartiene: pertanto, l’esistenza dell’opera in termini strutturali, in modo tale che ne sia identificabile in modo inequivoco natura e tipologia, costituisce presupposto indispensabile per poter attribuire valenza alla sua funzionalità in quanto tale (cfr. Cons. Stato, sez. VI, 02/12/2016, n. 5060).

 

Condono edilizio e requisito dell’ultimazione: alla scoperta del criterio strutturale e funzionale

Esistono due criteri alternativi per la verifica del requisito dell’ultimazione, rilevante ai fini del rilascio del condono edilizio: il criterio “strutturale”, che vale nei casi di nuova costruzione; e il criterio “funzionale”, che opera, invece, nei casi di opere interne di edifici già esistenti oppure di manufatti con destinazione diversa da quella residenziale.

Scopri tutto su Ingenio!

 

Il caso: non ci sono le condizioni per considerare l’opera ultimata

Nel caso ogggetto della sentenza, dalle risultanze probatorie in atti emerge come l’opera oggetto di istanza di sanatoria non presentasse alla data del sopralluogo dell’Autorità le condizioni, sopracitate, per poterla ritenere ultimata.

Difatti, dal verbale di sequestro preventivo, depositato dal Comune nel giudizio di primo grado, che è connotato di una descrizione analitica delle opere contestate, emerge come la struttura si presentasse scheletrica al momento del sopralluogo, accessibile solo attraverso una rampa in terra battuta e in condizioni tali da non poter ritenere avvenuto il cambio di destinazione d’uso in tale data.

Tali circostanze, peraltro, non sono state confutate in sede di esame testimoniale dagli operanti, che hanno confermato le circostanze emerse durante il sopralluogo.

Non è quindi possibile ottenere il condono edilizio per questo abuso edilizio.


LA SENTENZA INTEGRALE E’ SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui