«Negli ultimi giorni molti imprenditori e professionisti chiedono della Zona Economica Speciale unica, cosiddetta ZES, che assorbe ormai la gestione delle procedure per insediamenti produttivi e per gli incentivi nelle regioni del Sud Italia. Per anni le imprese hanno potuto fruire dell’incentivo SUD agli investimenti in modo automatico, ora non più. Per accedere alle procedure “veloci” della ZES le imprese devono però possedere l’area di intervento». É quanto afferma in una nota Giovanni Addario, segretario del Pd andriese.
«Nel Piano per gli insediamenti Produttivi (PIP) sono disponibili più o meno 40 lotti da assegnare, da anni. Il Partito Democratico di Andria seguirà con attenzione l’iter amministrativo e burocratico, affinché si possa procedere celermente all’assegnazione dei lotti disponibili.
Dopo i finanziamenti legati ai progetti Pinqua, un importante tassello per la città, è necessario concentrarsi anche sulle imprese. Non solo lavori pubblici, dunque, ma anche visione sull’economia di questa città, degli imprenditori e delle imprenditrici. Ormai non si può più rinviare l’attribuzione dei lotti della zona PIP, altrimenti le nostre imprese saranno tagliate fuori dalla ZES che ha incentivi limitati fino al 15 novembre.
L’effetto sulla economia locale sarebbe ampio e significativo e di sicuro impatto sull’economia locale. Si deve anche considerare che le
imprese che vogliono investire sono tra le più innovative e con maggior successo sul mercato, e quindi quelle che producono rinnovamento, investimenti e posti di lavoro qualificati e stabili.
Dopo aver affrontato problemi antichi di ordine giuridico e finanziario nei rapporti tra comune e imprese, è necessario immediatamente andare oltre ed essere consapevoli che il ruolo pubblico, in queste fasi economiche di difficoltà, è cruciale, e deve essere garantito
da un impegno straordinario. Con la ZES unica anche le imprese e i professionisti devono aggiornare visioni e procedure. Molti soggetti si stanno approcciando alla nuova sfida, ma tutti hanno bisogno di un punto di riferimento e di una istituzione di coordinamento. É necessario che il Comune di Andria sia il punto di riferimento che città ed imprese richiedono».
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