Garantire la più ampia consultazione delle associazioni dei consumatori, iscritte al registro regionale, nel percorso di adozione dei principali strumenti di pianificazione ambientale. Con particolare attenzione alla tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini, in qualità di utenti del servizio idrico integrato e del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.
È questo, in sintesi, l’obiettivo di un Protocollo d’intesa siglato da Regione Emilia-Romagna, Atersir e associazioni di tutela dei consumatori e degli utenti (Federconsumatori, Adiconsum, Codici, Lega Consumatori, Adoc, Confconsumatori, Udicon, Cittadinanzattiva, Associazione Consumatori Utenti, Assoutenti) in materia dei servizi pubblici ambientali regolati da Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per servizi idrici e rifiuti. Per la Regione ha firmato il documento Irene Priolo, vicepresidente con delega all’Ambiente, per Atersir il direttore Vito Belladonna.
“Questo Protocollo – spiega Priolo – vuole promuovere la cooperazione tra Regione, Atersir e le Associazioni nello svolgimento delle proprie attività, con particolare riferimento alle materie di maggiore interesse ambientale, come la pianificazione, la qualità contrattuale, le carte di qualità dei servizi e la rilevazione della soddisfazione dell’utenza. Riteniamo fondamentale, in un’ottica di partecipazione, coinvolgere le associazioni riguardo a materie come l’economia circolare e i programmi di informazione ed educazione alla sostenibilità oltre che ai principali strumenti pianificatori in materia ambientale come il Piano aria integrato regionale, il Piano regionale di gestione Rifiuti e Bonifica siti inquinati e il Piano di tutela delle acque”.
Soddisfazione è stata anche espressa dalle “associazioni di tutela dei consumatori per l’accordo raggiunto e confermano il proprio impegno a cogliere appieno questa opportunità”.
Il Protocollo mira a tutelare gli interessi degli utenti promuovendo iniziative per la trasparenza, anche tariffaria, e la semplificazione nell’accesso ai servizi in continuità con i provvedimenti fatti in passato dalla Regione.
Con questo strumento, che avrà durata triennale eventualmente rinnovabile, le parti si impegnano reciprocamente a un’analisi congiunta dei principali strumenti ambientali, con particolare riferimento ai servizi pubblici ambientali, prevedendo incontri congiunti da realizzarsi almeno quadrimestralmente o, comunque, su espressa richiesta delle parti. Gli incontri potranno prevedere la presenza di esperti o soggetti coinvolti nell’attuazione di programmi o progetti inerenti alle tematiche all’ordine del giorno.
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