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Finanziare i piani di crescita nel territorio regionale e accelerare il processo di digitalizzazione. Questo è il principale obiettivo di Garanzia Campania Bond, lo strumento di finanza innovativa promosso dalla Regione Campania tramite la società in house Sviluppo Campania. 

Dopo il successo della prima edizione, si è chiuso l’8 novembre il secondo avviso relativo al programma volto a facilitare l’accesso al mercato dei capitali da parte delle piccole e medie imprese (PMI) campane, per la realizzazione di progetti imprenditoriali di espansione, rafforzamento e innovazione.

La fase operativa di questa seconda edizione, il cui valore totale a fine programma raggiungerà i 148 milioni di euro, si apre con due tranche dal valore complessivo di oltre 25 milioni, che consentiranno a 12 PMI operanti a livello regionale di finanziare i rispettivi programmi di sviluppo e crescita in Campania.

Come funziona Garanzia Campania Bond?

L’iniziativa Garanzia Campania Bond, attuata da Sviluppo Campania, è coordinata dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) costituito da Mediocredito Centrale – Banca del Mezzogiorno S.p.A. e Banca Finanziaria Internazionale S.p.A., in qualità di arranger dell’operazione, supportato da Grimaldi Studio Legale.

Lo strumento prevede l’emissione di titoli obbligazionari da parte di PMI campane, assistiti da una dotazione finanziaria pari a 37 milioni di euro nella forma di garanzia pubblica e di 1,9 milioni sotto forma di sovvenzioni.

Possono candidarsi le imprese che, oltre ad essere classificabili come PMI, abbiano almeno una sede operativa nella Regione Campania o si impegnino a costituirla entro la data di ammissione al portafoglio.

Tra i requisiti necessari c’è anche il possesso di un rating valido rilasciato da una Agenzia ECAI, almeno pari a BB- sulla scala Standard & Poor’s (od equivalente). La procedura, tuttavia, è aperta anche a quelle imprese che ancora non hanno un rating definito, ma potenzialmente sono idonee a soddisfare le aspettative degli investitori, in quanto dimostrano al momento della manifestazione di interesse una serie di requisiti specifici definiti nel bando.

L’emissione dei minibond può essere destinata a:

  • investimenti in attivi materiali: terreni, immobili e impianti macchinari e attrezzature;
  • investimenti in attivi immateriali: diritti di brevetto, licenze, know how o altre forme di proprietà intellettuale, compreso il trasferimento di diritti di proprietà in imprese a condizione che tale trasferimento avvenga tra imprese non appartenenti allo stesso gruppo; 
  • capitale circolante.

Attraverso Garanzia Campania Bond, quindi, le PMI campane possono ottenere un finanziamento a lungo termine, senza garanzie reali e con condizioni economiche competitive. 

Consulta la scheda tecnica della misura in banca dati

Gli slot di emissioni

La seconda edizione del programma Garanzia Campania Bond è partita con i primi due slot di emissioni di minibond per oltre 25 milioni di euro, realizzati da 12 PMI campane: Bervicato, Campania ResinFer, Cartiera Confalone, Elia, Geco Renew Group, GPM, M.A.C, OK Informatica, Netgroup, SITE, Soft Tecnology e Solania.

Con i proventi di questa operazione le imprese sopra citate finanzieranno programmi di sviluppo per l’acquisto di macchinari e attrezzature, la realizzazione di una nuova linea produttiva, l’efficientamento energetico, l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, l’implementazione di un Cyber Security Operation Center, la realizzazione di Data Center, l’apertura e il restyling di punti vendita e, infine, l’acquisizione e ristrutturazione di immobili per attività produttive o di magazzinaggio. 

Garanzia Campania Bond, i risultati della prima edizione 

La prima edizione del programma Garanzia Campania Bond ha sostenuto complessivamente 65 PMI regionali, attraverso 144,1 milioni di euro di minibond emessi.

Con riferimento all’operatività complessiva dello strumento, i settori maggiormente coinvolti nel basket bond sono stati: il manifatturiero con 11 imprese emittenti per 26,3 milioni di euro, l’agroalimentare con 10 emittenti per 19,5 milioni e il digitale/software con 7 emittenti per 16,5 milioni. Seguono, in ordine di grandezza delle emissioni: sanità, energia, logistica/trasporto, abbigliamento, costruzioni/infrastrutture e automotive.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, le province più attive sono state quelle di Napoli, con 34 PMI emittenti per 78,3 milioni di euro, e Salerno, con 16 emittenti e 34,4 milioni, seguite da Caserta, Avellino e Benevento.

Ricordiamo che i due ultimi closing del programma, l’ottavo e il nono, del valore di 25 milioni di euro, hanno coinvolto lo scorso gennaio 11 PMI campane: Mare Engineering spa, Bourelly Health Service srl, J Luxury Group srl, Farmacia S. Caterina srl, T.E.A. Tek spa, Finizio srl, Villa Fiorita spa, Ekoru srl, Logi Service Società cooperativa, Assopaf Agroindustria Alimentare Società cooperativa agricola e Milano Fashion srl. Grazie alle emissioni, le aziende hanno potuto finanziare l’acquisto di nuovi macchinari, lo sviluppo di software per l’automazione dei processi produttivi aziendali, l’ampliamento delle strutture logistiche e il maggior fabbisogno di capitale circolante, con l’obiettivo di realizzare programmi di sviluppo orientati a sostenere l’espansione delle attività produttive e la crescita aziendale.

Per approfondire: La prima edizione di Garanzia Campania Bond

 

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