Continua il braccio di ferro sulle energie rinnovabili in Basilicata
(Rinnovabili.it) – La nuova proposta di legge in materia energetica licenziata dal consiglio regionale della Basilicata ha provocato immediatamente preoccupazioni e malumori. Il testo, frutto dell’unione di tre progetti normativi presentati dai consiglieri della Lega e di Forza Italia, inserisce un tetto alle energie rinnovabili in Basilicata. Per la precisone, propone di limitare la dimensione degli impianti a 3MW per singola installazione a fronte degli attuali 20 MW. Con una sola eccezione. “La potenza massima dell’impianto potrà essere aumentata del 20% qualora i progetti comprendano interventi a supporto dello sviluppo locale, commisurati all’entità del progetto, ed in grado di concorrere, nel loro complesso, agli obiettivi del Piear”.
Il limite ha fatto da subito storcere qualche naso. A cominciare dall’Alleanza per il fotovoltaico in Italia secondo cui l’iniziativa “rischia di compromettere irrimediabilmente importanti investimenti programmati sul territorio regionale”. Oggi Alleanza torna sul tema facendo squadra con Legambiente Basilicata, e la Rete degli Studenti Medi Basilicata e lanciando il “Manifesto per le energie rinnovabili in Basilicata”.
“Scopo principale del Manifesto – si legge nella nota stampa di accompagno – è sensibilizzare la società civile e gli stakeholder istituzionali nazionali e locali sui vantaggi di natura economica, ambientale, etica ed occupazionale derivanti dalla transizione alle fonti di energie rinnovabili, con particolare riguardo al settore fotovoltaico. Ad oggi, infatti, gli impianti fotovoltaici hanno raggiunto un grado di maturità tecnologica che, unitamente alla diminuzione dei costi e alla crescita dei volumi produttivi, consentirebbe l’affermazione di queste fonti come sostituti delle fonti fossili nella generazione elettrica”. In questo quadro, i soggetti firmatari ritengono che la recente proposta di modifica alle norme in materia energetica e del Piear sia totalmente inadeguata. E sottolineano l’urgenza di intervenire in maniera tempestiva sulle barriere normative e procedurali che rischiano di rallentare la transizione energetica lucana.
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“In questo contesto – afferma Antonio Lanorte, Presidente di Legambiente Basilicata – risulta fondamentale costruire gli strumenti per favorire la partecipazione e il dibattito pubblico, utili anche per sfatare luoghi comuni, se non vere e proprie fake news, sulle rinnovabili, sottolineando per esempio che le rinnovabili possono e devono servire ai cittadini e alle loro tasche, attraverso le Comunità Energetiche, ma anche affrontando il tema dell’impatto paesaggistico ed evidenziando come il cambiamento climatico sia un nemico terribile per il paesaggio e la biodiversità, in grado, peraltro, di causare danni irreversibili agli ecosistemi”.
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