Sono accusati di essersi tenuti i soldi dell’agenzia viaggi di Gallarate a discapito di clienti che si rivolgevano alla loro agenzia senza però ottenere i servizi richiesti: alcuni vacanzieri una volta arrivati a destinazione si trovavano costretti a soggiornare in strutture ben diverse da quelle pagate; altri non partivano proprio per disguidi dell’ultim’ora e, perso l’anticipo, al momento di rivalersi non riuscivano più a mettersi in contatto col tour operator.
È cominciata così l’indagine della guardia di Finanza di Varese che dopo aver sentito 1.350 clienti di un’agenzia di viaggi di Gallarate ha scoperto un’ipotesi di bancarotta fraudolenta aggravata che ha portato in carcere l’amministratore di fatto della società oltre alla denuncia di due rappresentanti legali per fatti che si riferiscono al 2022. Dagli accertamenti degli uomini del generale Crescenzo Sciaraffa sono emersi fatti che avevano portato al dissesto della società, una società a responsabilità limitata. In particolare sotto la lente della fiamme gialle sono finite operazioni con società italiane ed estere prive di documentazione fiscale, operazioni con eccedenza non fatturate e prelevamenti privi di giustificazione, il tutto per un importo complessivo pari a oltre 1 milione e 300 mila euro, mentre da quanto desunto dalle banche dati in possesso della Finanza gli inquirenti hanno ipotizzato un’evasione fiscale pari a oltre 300 mila euro.
Il dissesto societario è stato segnalato alla Procura della repubblica di Busto Arsizio che ha avanzato apposita istanza di liquidazione giudiziale accolta dal Tribunale: è stato così possibile attivare l’assicurazione obbligatoria in capo ai tour operator grazie alla quale sono stati risarciti oltre 400 clienti per un importo superiore ai 650 mila euro. «Con la disponibilità finanziaria illecitamente monetizzata, il rappresentante di fatto, attraverso la società ha goduto di una lussuosa multiproprietà sita in Rapallo, ora acquisita al fallimento, e diverse spese non inerenti all’attività esercitata (abbonamenti pay-tv e presso strutture sportive nonché varie spese personali)», spiegano i finanzieri.
All’esito delle indagini sono stati così denunciati i due rappresentanti legali dell’agenzia di viaggi; il rappresentante di fatto (già gravato da precedenti specifici per il fallimento di altre società operanti nel settore del turismo e da un concreto pericolo di recidiva), è stato arrestato e condotto in carcere a Busto Arsizio a disposizione del gip per l’interrogatorio di garanzia.
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