Attivo da febbraio il bonus mamme 2024 per le lavoratrici con almeno due figli: i requisiti per ottenerlo e come richiederlo
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Bonus mamme
Con la pubblicazione della circolare INPS diventa operativo il bonus mamme previsto dalla legge di bilancio 2024. L’agevolazione contributiva, promossa con l’obiettivo di sostenere le famiglie, promuovere la natalità e aumentare il netto in busta paga per le mamme lavoratrici, al fine di migliorare l’occupazione femminile, avrebbe dovuto essere operativa già dall’inizio dell’anno. Tuttavia, la circolare INPS che spiega le modalità operative è stata pubblicata soltanto il 1° febbraio. Il bonus diventerà pertanto attivo a partire da febbraio e la quota di gennaio verrà pagata in modo retroattivo. Ecco a chi spetta e come ottenerlo.
A chi spetta il bonus mamme 2024
Il bonus mamme prevede un esonero della contribuzione previdenziale (9,19% della retribuzione), fino a un massimo di 3.000 euro annui per le lavoratrici che hanno almeno tre figli. Per il 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli.
L’agevolazione riguarda tutte le dipendenti del settore pubblico e privato con contratto a tempo indeterminato, incluso il settore agricolo, i casi di regime di part-time, assunzione a scopo di somministrazione e apprendistato. Sono escluse, invece, le lavoratrici domestiche.
Il bonus mamme sarà valido fino alla fine del 2026. Le madri, in possesso dei requisiti a gennaio 2024, hanno diritto all’esonero dal mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino.
Nel 2025 e nel 2026, invece, il beneficio è assegnato dalla nascita del terzo figlio e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio.
Requisiti per ottenere il bonus mamme
Per ottenere il bonus mamme sono necessari i seguenti requisiti:
- la lavoratrice deve essere madre di tre o più figli
- il figlio più piccolo deve avere un’età inferiore a 18 anni (da intendersi come 17 anni e 364 giorni).
Per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, l’esonero trova applicazione anche in favore delle lavoratrici madri di due figli, a condizione che il figlio più piccolo abbia un’età inferiore a 10 anni (da intendersi come 9 anni e 364 giorni).
Nel caso di dipendenti che diventino madri di un secondo figlio nel corso del 2024, l’esenzione si applica dal primo giorno del mese di nascita al 31 dicembre 2024. La riduzione contributiva viene applicata anche alle lavoratrici che abbiano bambini in adozione o in affidamento.
Bonus mamme: chi non ne ha diritto
Sono escluse dal bonus mamme:
- donne disoccupate
- madri di un solo figlio o figlia
- lavoratrici non dipendenti
- lavoratrici con un contratto a tempo determinato
- pensionate
- libere professioniste con partita IVA
- lavoratrici domestiche (anche in presenza di contratti a tempo indeterminato)
- collaboratrici occasionali
A quanto ammonta il bonus mamme
La soglia massima di esonero della contribuzione dovuta dalla lavoratrice, riferita al periodo di paga mensile è pari a 250 euro. Per i rapporti di lavoro instaurati o risolti nel corso del mese, tale soglia va riproporzionata assumendo come riferimento la misura di 8,06 euro (€ 250/31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.
Nel caso in cui la trattenuta, ossia il 9,19% della RAL, superi i 3.000 euro, la parte eccedente non sarà versata alla dipendente.
Come richiedere il bonus mamme
Per ottenere il bonus mamme le lavoratrici pubbliche e private con un rapporto di lavoro a tempo indeterminato possono comunicare al proprio datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero, indicando il numero dei figli e i codici fiscali di due o tre figli. Inoltre, sul sito web dell’INPS sarà presto disponibile una piattaforma per comunicare autonomamente i codici fiscali dei propri figli.
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