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Dal 1° gennaio 2024 sarà operativa la Zona Economica Speciale (ZES unica) per il Mezzogiorno, all’interno della quale le aziende che svolgono attività economiche e imprenditoriali potranno beneficiare di speciali condizioni in relazione a investimenti e attività di sviluppo d’impresa. È quanto prevede la legge n. 162/2023, di conversione del D.L. n. 124/2023 (c.d. Decreto Sud), approdata sulla Gazzetta Ufficiale del 16 novembre scorso, recante disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione. La Zona Economica Speciale comprenderà i territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. I compiti di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio, invece, saranno affidati direttamente ad una cabina di regia ZES istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché ad una Struttura di missione ZES che assicura, tra gli altri, sulla base degli orientamenti della Cabina di regia, supporto all’Autorità politica delegata in materia di ZES per l’esercizio di funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo relativamente all’attuazione del Piano strategico della ZES unica. Il Piano – si legge nel provvedimento – ha durata triennale e definisce, in coerenza con il PNRR e le programmazioni nazionali e regionali dei fondi strutturali europei, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, la politica di sviluppo della ZES unica, individuando per ogni Regione che ne fa parte, i settori da promuovere e rafforzare, investimenti e interventi prioritari per lo sviluppo della stessa ZES, finalizzati a favorire la riconversione industriale e la transizione energetica. Sempre dal 1° gennaio 2024, sarà istituito presso la citata Struttura di missione il portale web della ZES Unica che favorirà tutte le informazioni sui benefici riconosciute alle imprese nella ZES unica e garantirà l’accesso allo sportello unico digitale ZES. Lo sportello, denominato S.U.D. ZES, conterrà tutti gli sportelli unici già attivati ai sensi dell’art. 5 del D.L. n. 91/2017, convertito nella legge n. 123/2017. Nel decreto, inoltre, si chiarisce che le imprese che intendono avviare attività economiche all’interno della ZES potranno presentare la relativa istanza allo sportello unico allegando la documentazione e gli eventuali elaborati progettuali previsti dalle norme di settore, per consentire alle amministrazioni competenti di procedere con l’istruttoria. Verrà riconosciuto, inoltre, un credito d’imposta per l’anno 2024 alle aziende che acquistano beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle Regioni della ZES unica, concesso nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027. Tra le altre novità del provvedimento, anche quelle che riguardano la ripartizione delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC), il rafforzamento della capacità amministrativa in materia di politiche di coesione, l’istituzione di una Cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per realizzare la strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese e gli interventi in favore del Comune di Lampedusa e Linosa.


 


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