Anche se i dati Enea aggiornati al 31 maggio hanno confermato gli effetti dello stop al Superbonus, in realtà l’agevolazione fiscale “sopravvive” e sarà possibile avere il 110% in zone colpite da eventi sismici fino al 31 dicembre 2025. Scopriamo in quali circostante può essere ancora utilizzato e da chi.
Guarda il video
Il Superbonus è ufficialmente finito dopo la stretta sui bonus edilizi tanto voluta da Giancarlo Giorgetti. Tuttavia, i dubbi non sono terminati e un contribuente ha deciso di rivolgersi all’Agenzia delle Entrate per avere ulteriori chiarimenti riguardo gli immobili inagibili a causa dei danni sismici.
Nello specifico, l’istante, che intende demolire e ricostruire l’intero edificio effettuando interventi antisismici e di efficientamento energetico, rispettando la volumetria esistente e il numero di unità immobiliari attualmente presenti, presentando un unico progetto e un’unica pratica edilizia, chiede delucidazioni sulla applicazione del Superbonus.
È doveroso precisare che l’immobile in questione, a seguito degli eventi sismici del 2016, è stato suddiviso in due parti strutturalmente autonome e di queste, un blocco risulta già inagibile dal 2009 mentre l’altro blocco risulta inagibile dopo il terremoto del 2016. Ciò precisato, è opportuno sottolineare che l’istante ritiene di poter fruire dell’agevolazione fiscale per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025 come previsto dal comma 8ter dell’articolo 119 del decreto legge n. 34 del 2020. Non ci resta che dare un’occhiata alla risposta n. 119 del 31 maggio del Fisco.
Chi ha diritto al Superbonus nel 2024?
Secondo l’Agenzia delle Entrate, il proprietario del fabbricato inagibile a seguito di eventi sismici, composto da abitazione, magazzino e autorimessa, che intende demolire e ricostruire l’intero edificio effettuando interventi antisismici e di efficientamento energetico, ha diritto al Superbonus per entrambi i blocchi in cui l’immobile è stato suddiviso dall’Ufficio Speciale
della Ricostruzione, ma solo per le spese rimaste a suo carico, al netto cioè dei contributi già ricevuti.
Inoltre, la detrazione spetterà per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, secondo le recenti disposizioni (articolo 119 comma 8-ter, Dl n. 34/2020). Il Fisco ricorda che nei Comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato d’emergenza, il Superbonus per interventi antisismici spetta per l’importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione.
Con riferimento all’arco temporale entro cui si può fruire del Superbonus occorre rilevare che il comma 8ter dell’articolo 119 stabilisce che “per gli interventi effettuati nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009
dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, la detrazione per gli incentivi fiscali di cui ai commi 1ter, 4ter e 4quater spetta, in tutti i casi disciplinati dal comma 8bis, per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025, nella misura del 110 per cento”.
Per quanto riguarda i limiti di spesa, il Fisco ritiene che, trattandosi di un’unica unità immobiliare residenziale e relative pertinenze abbia a disposizione un unico massimale di 96mila euro, per l’intervento di miglioramento sismico (abitazione e pertinenze unitariamente considerate) e un unico massimale di spesa, riferito a ciascun intervento trainante e trainato, per gli interventi di efficientamento energetico.
Superbonus news
Su Pianetadesign.it potete trovare sempre tutte le ultime notizie aggiornate in materia di Superbonus oltre alle istruzioni ed alle guide che spiegano la modalità del funzionamento della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Superbonus: immagini e foto
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui