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  • ISCRO è l’acronimo di Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa
  • È stata introdotta dall’articolo 1, commi 386-400, legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di Bilancio 2021). 
  • La misura è diventata strutturale con la legge di Bilancio 2024. 

L’ISCRO, ovvero l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa, può essere definita come una sorta di cassa integrazione dedicata ai lavoratori autonomi che hanno subito un calo del proprio fatturato

In un primo momento, era stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2021-2023, ma è stata successivamente confermata anche per il 2024 dalla nuova legge di Bilancio, diventando una misura strutturale (ai sensi dei commi dal 142 al 155 dell’art. 1 della legge 213/2023).

L’indennità può essere richiesta una sola volta dai lavoratori autonomi che siano iscritti alla Gestione separata INPS. Ha una durata di 6 mesi, che decorrono dal primo giorno successivo a quello di presentazione della richiesta. 

Nelle prossime righe, ci dedicheremo all’analisi di:

  • requisiti di accesso;
  • caratteristiche del beneficio;
  • presentazione della domanda.

ISCRO 2024: requisiti

Come precisato alla circolazione INPS 30 giugno 2021, n. 94, i requisiti per accedere alla ISCRO sono i seguenti:

  • non essere titolari di trattamento pensionistico diretto;
  • non essere assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;;
  • non essere beneficiari dell’assegno di inclusione (decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85);
  • avere prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei 2 anni che precedono l’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • aver dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 12.000 euro, annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rispetto all’anno precedente. Questo importo prende in considerazione i soli redditi derivanti dallo svolgimento di un’attività lavorativa autonoma. 

Si dovrà inoltre essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori e avere la partita IVA da almeno 4 anni in relazione all’attività per la quale ci si è iscritti alla gestione previdenziale in corso. 

Questo criterio è stato criticato in quanto si presuppone che un giovane che ha aperto la partita IVA da meno tempo possa avere un calo del fatturato con una maggiore probabilità rispetto a chi ce l’ha attiva da tempo. 

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Come si calcola la ISCRO?

Per quanto riguarda, invece, il calcolo della ISCRO, l’indennità corrisponde al 25% delle media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei 2 anni precedenti a quello di presentazione della domanda. 

Il contributo viene erogato per un massimo di 6 mesi e va da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro al mese

Una differenza fondamentale rispetto al triennio appena trascorso consiste nel fatto che l’ISCRO non sarà più fiscalmente esente. Concorrerà, infatti, alla formazione del reddito in base a quanto previsto dal TUIR. 

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ISCRO e compatibilità

L’ISCRO non è compatibile con:

  • l’assegno di inclusione;
  • le pensioni dirette;
  • la NASpI e la DIS-COLL;
  • cariche elettive e/o politiche per le quali siano previsti compensi. 

Nel momento in cui si presenterà la relativa domanda, si dovranno autocertificare i redditi prodotti per gli anni di proprio interesse, che saranno oggetto di verifica da parte dell’INPS. I dati dei beneficiari saranno poi comunicati dall’INPS all’Agenzia delle Entrate, che procederà a un’ulteriore verifica dei requisiti reddituali. 

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ISCRO e percorsi di aggiornamento professionale

L’ISCRO prevede che il lavoratore dipendente che voglia presentare domanda dovrà frequentare attività formative o di aggiornamento professionale. Questo obbligo è stato oggetto di critica in quanto per i dipendenti non è in vigore nessun vincolo formativo.

Si prevede che:

  • la domanda per ricevere l’ISCRO corrisponda alla DID, dichiarazione di immediata disponibilità e venga immediatamente trasmessa all’ANPAL;
  • entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, il lavoratore dovrà contattare un centro per l’impiego per stipulare il patto di servizio. In caso contrario, sarà il centro per l’impiego a mettersi in contatto con lui entro 90 giorni. 

In concomitanza all’erogazione dell’indennità, quindi, ci saranno dei percorsi volti al mantenimento e all’aggiornamento delle proprie conoscenze, oppure all’acquisizione di un livello di abilità e competenze superiore a quello iniziale. 

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ISCRO: come fare domanda

La domanda per ricevere l’indennità ISCRO dovrà essere presentata all’INPS, entro il 31 ottobre dell’anno di fruizione. L’istanza potrà essere inoltrata tramite la sezione Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche presente sul sito dell’INPS. 

Tale sezione è raggiungibile tramite il seguente percorso: Sostegni, sussidi ed indennità > Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità > Strumenti > Vedi tutti > Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche. Ci si dovrà autenticare e selezionare in seguito la voce Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO).

Si potrà accedere all’area riservata INPS tramite SPID, CIE o CNS. Si avrà comunque la possibilità di fare domanda anche al telefono:

  • al numero verde gratuito da rete fissa 803 164;
  • al numero 06 164164, a pagamento in base alla tariffa applicata dal proprio operatore mobile. 

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ISCRO: tabella limiti di spesa

Ecco quali sono i limiti di spesa relativi all’ISCRO previsti dalla legge di Bilancio per i prossimi 10 anni.

Anni Importo 
2024 16 milioni
2025 20,4 milioni
2026 20,8 milioni
2027 21,2 milioni
2028 21,6 milioni
2029 21,7 milioni
2030 22,1 milioni
2031 22,5 milioni
2032 23 milioni
2033 23,4 milioni

ISCRO 2024 – Domande frequenti

Quando presentare domanda Iscro 2024?

La ISCRO relativa al 2024 potrà essere presentata entro il 31 ottobre.

Quali sono i nuovi aiuti per le Partite IVA?

I titolari di partita IVA iscritti alla gestione separata INPS potrà richiedere l’indennità ISCRO: scopri quali sono i requisiti di accesso e come fare domanda per il 2024.

Chi ha diritto all’ISCRO?

L’ISCRO potrà essere richiesta dai lavoratori che hanno la partita IVA da almeno 4 anni, in possesso di specifici requisiti: leggi la nostra guida sull’ISCRO 2024 per conoscere quali sono.

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