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Il Bonus partite IVA, conosciuto come Iscro da 800 euro (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa), è confermato anche per il 2024. Questo strumento, introdotto per la prima volta dalla Legge di Bilancio del 2021, offre un sostegno economico ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata dell’INPS che hanno subito un significativo calo del fatturato.

Cos’è l’Iscro?
L’Iscro è un’agevolazione pensata per i titolari di partita IVA iscritti alla Gestione separata dell’INPS. Introdotta durante la crisi economica causata dalla pandemia, ha lo scopo di fornire una sorta di cassa integrazione per i lavoratori autonomi. Il sussidio può essere percepito per un massimo di sei mesi, con un importo mensile del Bonus appena confermato che varia da 250 a 800 euro.

Come Funziona e Come è Finanziata
Il finanziamento dell’Iscro avviene attraverso un contributo aggiuntivo dello 0,51% sull’aliquota INPS pagata dai liberi professionisti nella Gestione separata, portando l’aliquota totale al 26,07%. Questa misura intende allineare le tutele sociali dei lavoratori autonomi a quelle dei lavoratori dipendenti.

Requisiti per Accedere al Bonus
Per poter beneficiare del bonus, i liberi professionisti devono soddisfare una serie di requisiti:

Essere titolari di partita IVA da almeno tre anni.
Avere un reddito dell’anno precedente alla domanda non superiore a 12mila euro, cifra che viene rivalutata annualmente secondo l’indice ISTAT.
Avere un fatturato relativo all’anno precedente inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei due anni precedenti.
Essere iscritti esclusivamente alla Gestione separata dell’INPS.
Essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria.
Chi Non Ha Diritto all’Iscro
Non possono beneficiare dell’Iscro coloro che:

Percepiscono redditi da lavoro dipendente o parasubordinato.
Hanno altre tipologie di reddito, come partecipazione a un’impresa o pensione diretta.
Ricevono indennità di disoccupazione (Naspi o Dis-Coll).
Hanno cariche elettive o politiche retribuite.
Come e Quando Fare Domanda
Le domande per l’Iscro devono essere presentate online sul sito dell’INPS entro il 31 ottobre di ciascun anno. È necessario autenticarsi tramite SPID, CIE o CNS e seguire il percorso “Sostegni, sussidi e indennità” all’interno della propria area riservata. In alternativa, è possibile contattare il contact center INPS. La richiesta può essere effettuata una sola volta ogni tre anni e deve essere corredata da un’autocertificazione dei redditi prodotti.

Obblighi dei Beneficiari
I beneficiari dell’Iscro devono partecipare a percorsi di aggiornamento professionale monitorati dall’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro). La mancata partecipazione a questi percorsi può comportare la perdita del diritto all’indennità.

Compatibilità con Altri Sussidi
L’Iscro è compatibile e cumulabile con l’Assegno ordinario di invalidità, ma è incompatibile con l’Assegno di Inclusione, la Naspi e la Dis-Coll.

Cosa Succede in Caso di Chiusura della Partita IVA
Se il titolare della partita IVA decide di chiuderla, cesserà anche il diritto a percepire l’indennità Iscro.



 

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