Non riesce a pagare le rate del mutuo, madre di sei figli, tra cui due minori, rischia di perdere la casa, già aggiudicata all’asta, e di finire per strada. C’è tempo fino al 14 giugno per sperare che il tribunale di Nocera Inferiore, su istanza di quest’ultima, accordi la sospensione della procedura esecutiva e, quindi, della vendita dell’immobile. Sarà, infatti, quello il termine ultimo entro il quale l’aggiudicatario dovrà versare il saldo prezzo per l’acquisto della casa.
Se la richiesta della donna non dovesse essere accolta, sarà inevitabile lo sfratto. La 50enne, a novembre dello scorso anno, tramite il suo tributarista Vincenzo Spera, aveva intanto avviato le procedure per l’accesso alle procedure detta anche “legge antisuicidi”, che permette ai soggetti in sovraindebitamento senza via di risoluzione, di accedere a un procedimento agevolato per saldare il debito. La storia di una famiglia come tante, costretta a fare i conti con un destino avverso. I guai cominciano nel 2010 quando la donna resta vedova, unico generatore di reddito in famiglia. Marito e moglie anni prima avevano contratto un mutuo per l’acquisto della casa. Un prestito di oltre 200mila euro da rimborsare in 180 rate. A garanzia dell’adempimento degli obblighi assunti, i coniugi di Nocera Inferiore avevano concesso ipoteca in favore della banca sulla casa e il garage. Quando il capofamiglia si ammala la situazione precipita. La moglie, per assicurare le cure al marito, non riesce più a pagare le rate del mutuo, che si accumulano nel tempo, fino a quando la banca, morto il capofamiglia, revoca il contratto di mutuo e procede col pignoramento della casa su cui grava l’ipoteca e la conseguente messa all’asta dell’immobile.
«Mi auguro – spiega il tributarista Vincenzo Spera – che in virtù dell’imminente terza istanza di sospensione della procedura di aggiudicazione immobiliare, vista anche la depositata relazione dell’esperto dr. Roberto Laiso, il Tribunale di Nocera Inferiore, valutati i presupposti di legge, dia la dovuta precedenza al risanamento del consumatore rispetto alla vendita immobiliare nel pieno rispetto dei principi cardine dell’Unione europea e del nuovo codice della crisi di impresa ed insolvenza, che pongono particolare attenzione al consumatore in crisi.
Appare opportuno quanto doveroso, dunque, evitare lo sfratto di sei giovanissimi ragazzi che si troverebbero senza alcun alloggio e privati di quella stabilità necessaria in una delicata fase di crescita».
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